Woj’s Anatomy

E’ incredibile come la maggior parte dei santi si fermi a due miracoli e poi, subito dopo la santificazione, perdano i poteri guaritori.
E come ne abbiano puntualmente guarito uno in vita e uno dopo la morte. Poi stop.
Sarebbe forse il caso di piantarla con queste facili beatificazioni e santificazioni. Non per la giusta e sacrosanta venerazione che questi supereroi meritano gli sia riservata, ma per fini prettamente medici. Il mondo sarebbe un posto migliore se si costringesse persone con queste capacità a dare il meglio di sé, se le si spronasse a usare i propri superpoteri per guarire i poveri malati dalle sciagure mediche da cui sono afflitti.
Ad esempio, tu Wojtyla, sostieni di aver realizzato già un secondo miracolo? Nah, non ci crediamo. Ritenta, sarai più fortunato. Impegnati di più. Sei bravo ma non ti applichi. Intanto in corsia 2 ne ho uno con un morbo così raro che stiamo decidendo che nome dargli.  Te ne occupi tu? O lascio fare a Ratzi che non ha ancora realizzato nemmeno mezza guarigione in vita? Ci sarebbe anche il servo di Dio Giussani che freme per occuparsene. E ad ogni vostra guarigione effettuata noi diremo “No. C’è una spiegazione scientifica. Oppure è stato solo culo, e non un vostro intervento sovrannaturale”. Sai quante guarigioni in più? Il trucco rimane sempre quello di non santificarli fino ad almeno la ventesima miracolosa guarigione.
Io riserverei un’idea del genere alla prossima riforma sanitaria. Decuplicazione delle guarigioni e baracconate da santificazione diminuite. Una soluzione che ha solo aspetti positivi.
Io immagino questi candidati beati e santi come tirocinanti di Scrubs, con lo stetoscopio attorno al loro spiritico collo, che gironzolano per gli ospedali e controllano encefalogrammi, cartelle cliniche e valutano dosaggi di preghiere per ciascun paziente.  “E’ lupus” dice uno di loro, montandosi la testa, ma gli altri storcono il naso e lo trovano fuori luogo. Ci tengono a fare bella figura. Si impegnano seriamente per riuscire a compiere quei due cazzo di miracoli e poter finalmente finire su quelle che per noi sono semplici immaginette, ma per loro sono biglietti da visita professionali con cui bullarsi nell’aldilà, curriculum da esibire per dimostrare quanto hanno saputo fare. Ok, ma poi?
Tu, madre Teresa, ad esempio. Di te si conteggiavano centinaia di supposte guarigioni. Ma poi quella prognosi in hindi è stata tradotta meglio e abbiamo capito che quel ‘supposte’ era sostantivo e quindi non sei stata tu ma la scienza medica. Qundi anche tu ti sei limitata alle due canoniche guarigioni.  E dopo? Più nulla, zero, nessuna guarigione sbandierata, nessuna malattia debellata, nessuna vita salvata. Del tipo “Che me frega, ormai so’ Santa”.  Stai morendo di rendita.
A me sembra che a voi interessi solo la notorietà per finire su un calendario, e niente affatto della salute della gente. S’i fossi papa vi desantificherei.

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